Piccoli passi avanti

Nel 1969 Giuseppe Pinelli fu ingiustamente accusato di strage e poi morì cadendo da una finestra di un commissariato di Milano. Subito dopo la sua morte ufficiali di polizia dichiararono che si era suicidato, e che questo confermava la loro ipotesi che fosse il colpevole della strage di Piazza Fontana. In seguito è stato accertato che all’ora dell’attentato lui era altrove, e la sentenza del processo per la sua morte, pur contenendo stranezze, come il chiamare in causa un ‘malore attivo’ ancora sconosciuto alla medicina, chiarisce che non è suicidato.
Nel 2011 Alessandro Lupi ha riportato varie fratture al volto a causa di un lacrimogeno sparato verso di lui (o forse verso la sua macchina fotografica?) dalle forze dell’ordine che presidiano il cosiddetto ‘cantiere’ di Chiomonte. Nei giorni successivi su varie mailing list girano mail di un sedicente Alessio (alexis at libero.it), che da successive indagini risultano provenire dal server de ‘La Stampa’, in cui si suggerisce che si sia procurato le fratture al volto cadendo da solo (provateci voi, se ci riuscite). Dopo aver sporto denuncia contro ignoti per diffamazione Alessandro riceve una mail, contenete numerosi riferimenti alle precedenti e scritta con lo stesso stile, in cui il mittente chiede scusa se eventualmente lo ha offeso, e ammette che è possibile che si sia sbagliato. Solo che la mail non proviene da alexis at libero.it ma dalla mail del giornalista Massimo Numa presso ‘la Stampa’, noto per le sue posizioni sitav. Curiosa coincidenza, vero?
L’accostamento delle due notizie non vuole essere legato alla parentela dell’attuale direttore de ‘La Stampa’ (che ha dichiarato su twitter ‘sto cercando di capire’, speriamo ci riesca), figlio del commissario che allora accusò Pinelli e che lo aveva in custodia, è solo un modo di dire che in 42 anni sono stati fatti alcuni piccoli passi avanti. Per chi si accontenta.