Il treno che va in Francia

Tra pochi giorni sarà in libreria il mio nuovo romanzo “Il treno che va in Francia”, pubblicato dalla Edizioni Ensemble (questa sarà la copertina) .
Il filo conduttore della storia è la battaglia della ferrovia, una serie di sabotaggi (alcuni riusciti, altri falliti) operati dai partigiani valsusini nei confronti della ferrovia che da Torino va per l’appunto in Francia. Nella fase di documentazione su questa battaglia avevo già pubblicato un breve pezzo su Alpinismo Molotov che può essere un buon antipasto alla lettura del libro.
Come accennavo sopra però in realtà la battaglia della ferrovia è solo un filo che permette di non perdersi tra le tante storie delle persone che con essa sono venute a contatto, e che possono raccontarci anche molte altre cose se li seguiamo nei loro percorsi, che a volte li portano anche molto lontani dalla Valsusa, da Civitavecchia, a Rjeka, dalla Germania, al Brasile. L’ambizione di questo libro è di rendere attraverso queste figure un quadro di quella che era la resistenza in valsusa in quello che uno dei protagonisti,Ugo Berga, definiva “Il periodo eroico”.
Nelle prossime settimane tornerò sull’argomento con altri post per dire qualcosa in più su questi personaggi, ma anche sulla struttura del libro, che ho definito romanzo intendendo il termine nel suo significato più allargato, e che però ha una struttura piuttosto diversa da quella tradizionale.
Altri due post sul libro qui e qui