Macelli (di fumetti e teatro)

‘Macelli’ è il titolo dell’ultima produzione di Zerocalcare, uscito come inserto di Internazionale, è un omaggio a Lorenzo Orsetti (link a wikipedia inglese, su quello italiano la voce non c’è).
Leggendo le prime pagine di questo fumetto mi è venuto spontaneo il paragone con il teatro di Marco Paolini, soprattutto con ‘Vajont’. Zerocalcare usa la stessa modalità, introdurti al discorso facendoti ridere, scherzando sui dettagli leggeri, magari inserendoci qualche frecciatina su temi collaterali (ad esempio in ‘Macelli’ riguardo alle narrazioni tossiche sull’immigrazione o all’atteggiamento della magistratura verso chi non si allinea alla maggioranza), per poi cambiare completamente tono quando si arriva al punto più importante.
Paolini rallentava la parlata, aumentava le pause per sottolineare alcuni passaggi, ad esempio qui, prendendo i 35 secondi da 2h a 2h00’35” pronuncia 84 parole, da 2h00’40” a 2h01’15” ne pronuncia 40, meno della metà nello stesso tempo. Zerocalcare fa lo stesso sulla pagina, riduce il testo, toglie la parola ai personaggi e la cede alla voce narrante (questo Paolini per il suo tipo di teatro non lo poteva fare), eliminando così anche le ‘nuvolette’ e riducendo il numero di parole per pagina (nella seconda pagina 193, nella penultima 70).
Tecniche diverse, stesso principio, stesso effetto, il colpo passa tra le difese allentate dal riso e arriva più forte, e in entrambi i casi lo fa per l’ottima ragione di voler mantenere vive memorie che sarebbe disastroso perdere. Speriamo di poter leggere tante altre novel di Zerocalcare, e di poter ascoltare altri spettacoli di Paolini.