Programmazione

Se la storia di questi mesi ci insegna qualcosa di sicuro ci parla dell’inutilità della programmazione. Qualunque cosa si pensi, qualunque cosa si organizzi, si pianifichi, basta un qualunque pretesto dato ad un potere ed ai suoi arroganti esecutori perché tutto venga spazzato via, perché giorni, mesi, anni di lavoro vengano distrutti nella realizzazione del fondale davanti al quale il premier o chi per lui si esibisce. D’altronde cosa aspettarsi da un governo che è espressione di una classe manageriale che ha quando parla di “a lungo termine” intende entro l’anno? Abbiamo accettato che tutto quanto non può essere fatto in tempo reale è come se non potesse essere fatto mai, come potevamo aspettarci un epilogo diverso?