Il taser e la differenza

Da ieri su twitter si parla molto del fatto che la camera dei deputati ha approvato l’ uso ‘sperimentale’ del taser. Amnesty international in un comunicato evidenzia come sia mistificatorio descriverlo come ‘non letale’ in quanto ha già causato più di 800 morti in USA e Canada,
Luigi Manconi ironizza sulla scelta, i sindacati di polizia si dicono favorevoli, i siti che stanno dalla parte di chi quell’arma se la troverà di fronte contrari.
Nel frattempo oggi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza sulla morte di Michele Ferulli, deceduto per infarto mentre veniva manganellato da 4 poliziotti. Questa concomitanza sembrerebbe dire che in fondo i mezzi non fanno la differenza, e che quindi questa approvazione non è poi così grave. Io non sono daccordo con questa visione, penso invece che le due notizie siano due sintomi della stessa tendenza, estremamente grave.
Quello che dice implicitamente l’approvazione del taser è che ‘los de ariba’ non solo non hanno alcuna intenzione di cambiare rotta riguardo all’impunità di fatto assicurata alle forze dell’ordine, ma sono intenzionati a dotarli di sempre più mezzi per poter vessare a loro piacimento. D’altronde, dopo che la sentenza Ferulli ha dichiarato che l’omicidio di un uomo disarmato può essere legale e “rispettare il principio di proporzione”, attendersi qualcosa dalle leggi o da chi le scrive sarebbe davvero troppo ingenuo.