Quella è l’uscita

Provo a rispondere a questo tweet di Luisa Capelli, perchè io una logica, per quanto spiacevole, ce la vedo.
Il ministro Bray parla di piano nazionale per la lettura, e lo fa per cercare di tenere nascosta la logica che sta dietro al provvedimento economico, per non cercare di mantenere la cortina fumogena con cui si cerca di far si che la massa non si accorga del declassamento che l’Italia sta subendo. Un declassamento che stavolta non viene non da parte di Moody’s o Fitch (o forse si? in questo campo le gerarchie sono piuttosto intricate) e che non riguarda le condizioni della nostra finanza, ma quelle della nostra vita. Per alcuni decenni l’Italia è stata parte del nucleo privilegiato di paesi ‘consumatori’, cosa che ha consentito alla stragrande maggioranza della popolazione di vivere in condizioni economiche nettamente superiori a quelle della maggioranza della popolazione mondiale. Servivamo come consumatori, e quindi dovevamo aver possibilità di spendere, addirittura nelle nazioni più avanzate (ma in misura minore anche in Italia), in alcuni si davano soldi in cambio di niente, solo per mantenere attivo il flusso di denaro.
Ora però le cose sono cambiate. I centri di controllo hanno capito che, per varie ragioni, ma prima di tutto a causa dell’esaurimento delle materie prime, non c’è altra possibilità che ridurre il numero dei privilegiati, oppure ridurre le differenze tra privilegiati e non privilegiati. Dato che la seconda operazione li avrebbe coinvolti e la prima no, immagino che la scelta non abbia richiesto loro più di qualche secondo. Forse un po’ di più gli ci è voluto per decidere come selezionare chi retrocedere,e ammetto di non avere idea di quale sia stato (o sia, non è escluso che la scelta sia ancora in corso) il criterio utilizzato, però direi che le decisioni sono piuttosto evidenti.
La Grecia? Fuori. Portogallo? Fuori. Spagna e Italia? Fuori. La retrocessione è stata decisa, e sta venendo attuata un passo alla volta, una volta completata saremo solo un serbatoio di mano d’opera a basso costo, come la Cambogia, o il Messico (e non a caso quì e là si inizia a parlare di ‘zone franche’, spacciandole come meravigliose occasioni. Informatevi sulle maquiladoras Tijuana prima di credereci).
Ecco, questa è la logica dietro a questi provvedimenti. So che non è un bel quadro, ma far finta che non sia vero non ci aiuterà ad evitare che si realizzi. Perchè non vogliamo che si realizzi, giusto?