#RossaComeUnaCiliegia – giorno VIII

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frecciaSx 7 settembre

Parigi, 13 settembre 1870

Cara Ann,
ti scrivo da Parigi, dove siamo arrivati dopo un viaggio molto confuso, come credo sia normale visto che abbiamo dovuto aggirare le zone di guerra. Anche se scomodo questo viaggio però non è mai stato pericoloso, e il fastidio che ho sentito forse è dovuto più alla pigrizia che mi sta venendo con l’età che non al viaggio vero e proprio.
Non ho ancora avuto il tempo di vedere Parigi, tranne poche vie vicino a casa di monsieur Victor, che è nel centro, in quello che chiamano ‘Primo arrondissement’. Arrondissement è il nome che qui danno ai quartieri, ce ne sono venti, qualcuno ha un nome, come a Londra, ma molti hanno solo un numero. So che sembra strano chiamare un posto con un numero, ma qui fanno così, e d’altra parte stando a New Lanark anche immaginare un quartiere è una cosa difficile.
A proposito di numeri, devo darti l’indirizzo per scrivermi, qui abito in place de Vosges numero 6.
In casa sono tutti agitatissimi, sia i padroni che la servitù, ma lo sono da più di una settimana, dal giorno in cui monsieur Victor è tornato nella casa di Lussemburgo urlando che Napoleone era caduto, e c’era di nuovo la repubblica. Tutta questa agitazione mi ha fatto diventare curioso non solo di vedere Parigi, ma anche di vivere in una repubblica, che qui tutti dicono essere una cosa bellissima. Per adesso però anche la repubblica non l’ho potuta vedere, perché c’è la guerra, i prussiani stanno mettendo l’assedio a Parigi e allora qui c’è un governatore militare, che è un po’ come un re, solo che si sa che resta per un po’ di tempo e poi basta, anche se non si sa per quanto.
Oggi questo governatore, che si chiama Trochou, ha fatto fare una grande parata, per tirar su il morale dei parigini, che sono tutti molto preoccupati, e per come è andata la guerra fino a adesso credo che hanno ragione ad esserlo. Però, anche se sono preoccupati, i francesi non pensano di aver perso la guerra, sono convinti che fino adesso è andata così perché a comandare c’era Napoleone, e che ora che non c’è più le cose andranno meglio, anche se metà dell’esercito è prigioniero dei prussiani.
La Francia è un paese diverso dal nostro, e anche dagli altri dove sono stato, qui anche la gente in strada dice cose che non capisco, anche quelli che hanno studiato ancora meno di me.
Questa di avere studiato poco o tanto è una cosa strana. Quando ero a New Lanark non ci pensavo, poi, arrivato ad Edimburgo, e poi a Londra, ho visto che tanti non sapevano leggere, e allora mi sembrava di aver studiato tanto, ma poi ancora ho conosciuto monsieur Victor, in quel modo strano che sai, e stando con lui e la sua famiglia mi sembra di aver studiato poco. Che poi non lo so se i francesi non li capisco perché hanno studiato tanto, o perché sono matti, o solo perché pensano diverso da noi.
Ma stavo parlando della parata. Siamo andati a vederla, tutti i domestici, e credo ci fossero anche i signori, perché monsieur Victor ci ha detto che potevamo andare tutti, che oggi era più importante guardare la parata che preparare la cena. È stata bella, con i soldati a piedi e a cavallo che sembravano sicuri di vincere, soprattutto quelli a cavallo. La gente gli faceva festa, soprattutto a certi che avevano una divisa diversa, e che mi hanno detto essere la guardia nazionale. Questi non sono soldati, ma volontari che si sono arruolati quasi tutti per difendere la città e, al contrario dei soldati, sono quasi tutti parigini. Credo sia per questo che la gente si scalda di più per loro, perché li conosce, ma anche per gli altri c’erano urla e applausi.
Credo che per persone come noi, che sono cresciute in un piccolo paese, sia difficile capire questo affetto. Io lo vedo, ma è come veder passare un treno, vedi che va avanti ma non capisci cosa lo fa muovere. Non so bene in cosa sono finito Ann, e non so come andrà a finire, però per adesso non sono pentito di essere venuto a Parigi.
Ora che hai l’indirizzo scrivimi presto, è tanto che non leggo di te, e non so se con la guerra la posta continuerà a funzionare.
Un abbraccio.
Tuo
Colin

20 settembre frecciaDx