Lo sporco (lavoro) della Grecia

“Lo sporco della Grecia arriva fino qua”, cantavano qualche anno fa i Ministri con una certa preveggenza. Lo sporco sta arrivando( in parte è già arrivato), ma forse dalla Grecia può arrivarci anche qualcosa di utile, ovvero lo ‘sporco lavoro’ di demistificazione che sulla loro pelle stanno producendo.
Con le ultime elezioni i greci hanno detto tante cose, in molti punti contraddittorie, ma con almenouna certezza: i greci non vogliono accettare i diktat della banca centrale europea e del fondo monetario internazionale: I partiti che appoggiavano questa soluzione (ND e Pasok) hanno raccolto solo 1 voto su 3. Quindi 2 votanti su 3 sono contrari al memorandum, e tra i non votanti (quasi 40% degli aventi diritto) questa percentuale è presumibilmente ancora maggiore.
Questo fatto ha dato il via a una nuova ondata di speculazioni contro la Grecia (ecco il perchè il loro lavoro è sporco, per le quantità di liquame con cui gli speculatori li inondano), ma ha anche messo in chiaro alcune cose.
Prima di tutto ha chiarito che non è vero che che non c’è alternativa al memorandum UE, anzi, che addirittura ce n’è una che non prevede l’uscita dall’UE (è quella che sostiene Syriza, secondo partito alle ultime elezioni, probabile vincitore delle prossime).
Poi, novità di oggi, ha dimostrato che la UE di fronte a chi le tiene testa riduce le pretese, mentre in Italia stiamo vedendo come nei confronti di chi la asseconda diventi sempre più esigente.
Tutte e due mi sembrano informazioni molto importanti. Noi italiani saremo in grado di assimilarle e farne buon uso?