Pioveva freddo e non c'era abito che gl'impedisse di passare, attraversarti e fuggire sciacquandoti via la forza. Pioveva buio ed il nero come il vuoto ti risucchiava fuori mentre la notte ti isolava Nelle strade il carnevale bruciava nel sole dell'estate urlando la sua agonia come una finta gioia. Ma forse almeno ci credeva. E tu li sentivi come topi squittire trame intricate e rosicchiare le corde che ti ancorano alla vita. Giri lento su te stesso, perdi l'equilibrio e cadi. Mal di testa, tutto gira, e la sabbia ha un gusto amaro. Sei senza storia e senza tempo ma che ti mancano lo sai nella luce della strada hanno smesso la misura e ogni mossa e' ostentazione, tu controlli ogni tuo gesto in una stupida reazione, come un'allergia che ti congela immobile bloccato per sempre nella stessa posizione. |