Priorità ingannevoli

L’altro giorno per strada ho visto questo manifesto. Apparentemente nulla di male, è innegabile che di notte un ciclista ben illuminato corre meno rischi di uno al buio, però poi ci si pensa un po’ meglio, e ti vengono in mente alcune cose.
Prima di tutto ti viene in mente che la maggior parte degli incidenti ai ciclisti non avvengono di notte, ma di giorno, e per quelli illuminare la bici può fare ben poco, ma soprattutto ti viene in mente che la stragrande maggioranza degli incidenti che coinvolgono un ciclista non sono responsabilità del ciclista, ma di un auto che non gli ha dato precedenza, o lo ha superato dove non c’era spazio, oppure del fatto che ha dovuto sterzare per evitare una buca o aggirare un auto parcheggiata in seconda fila, o che ha dovuto lasciare la pista ciclabile (nei rari tratti in cui c’è) perchè era bloccata da auto parcheggiate. E a quel punto ti chiedi dove sono i manifesti per invitare gli automobilisti a rispettare le precedenze anche quando l’altro veicolo è una bici, o a non parcheggiare in seconda fila, o a dare precedenza a chi attraversa sulle strisce, e se non te ne eri mai accorto ti accorgi in quel momento che non ci sono.
Quindi non ci sono manifesti che incitano gli automobilisti a rispettare le regole, ma ce ne sono per incitare i ciclisti a farlo, e questo suggerisce che siano i ciclisti il maggior problema della circolazione, il che è esattamente il contrario della verità. Forse non ce ne si dovrebbe stupire, dato che a Torino storicamente, con forse solo un paio di eccezioni, tutte le amministrazioni sono state al servizio della più grande fabbrica di auto cittadina, e ora lo sono della ditta olandese che l’ha inglobata. Forse non ci si dovrebbe stupire, ma schifare si, perchè ha perfettamente ragione @yamunin nel tweet in cui rispondeva alla mia segnalazione: il gioco è quello di scaricare la colpa sulla vittima, come per i morti sul lavoro, come per quell’orrenda campagna pubblicitaria di qualche tempo fa sulla violenza sulle donne. Questo caso forse è un po’ meno grave, ma è il principio che non deve passare.