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Ieri sono uscito per comprare delle verdure, i tre-quattrocento metri che ho percorso (più altrettanti al ritorno) di certo non bastano a fare una statistica attendibile, però ho visto decisamente più persone in strada rispetto a quel che succedeva nell’ultimo mese. Sicuramente più del doppio, probabilmente quattro o cinque volte tante.
Rispetto alla mia ultima uscita per acquisti (martedì) non ci sono state modifiche alle normative, non una ragione in più considerata valida per uscire, non un metro o un minuto in più concessi. E allora perchè?
Pensandoci dopo l’uscita mi sono reso conto che anche nel mio cortile da mercoledì le presenze dei bambini sono aumentate, e le paranoie dei genitori diminuite, anche queste senza ragione, e in questo momento un addetto sta falciandone l’erba, con un’interpretazione del concetto di lavoro necessario ed urgente che mi pare particolare, soprattutto viste le precedenti esternazioni dell’amministratore.
Per quanto mi sforzi di cercare altre possibili risposte mi pare che l’unica credibile sia che, dal momento che il governo ha annunciato che dovrà partire una fase due, molti pensano che sia già iniziata. D’altronde, sempre nel mio cortile, l’anno scorso ho faticato a convincere una vicina che l’ora legale non era stata abolita, aveva letto che qualcuno pensava di farlo e credeva fosse già deciso.
Insomma, sono rientrato a casa felice di vedere delle strade un po’ meno spettrali, ma preoccupato di vivere in una società in cui si prende per vera qualunque sparata riportata dai media