Noi Saremo tutto

Noi saremo tutto è la prosecuzione ideale di One big union, ambientato nel mondo del sindacalismo statunitense dagli anni trenta agli anni cinquanta del novecento, con un epilogo alla fine del secolo. Come nel primo romanzo il punto di vista è quello di un infiltrato, che opera all’interno del sindacato ma persegue interessi diversi, il contesto è però molto diverso. Il sindacato di cui si racconta non è più l’IWW ma l’ILA, quindi non più un sindacato generalista ma uno di categoria, e precisamente degli scaricatori di porto. Ed è proprio nelle città portuali, da Seattle a Portland a New York, e poi a ritroso, che seguiamo la vita di Eddie Florio, nato come Eduardo Lombardo in una famiglia di origine italiana emigrata prima in Sudamerica, dove Eduardo è nato, e poi negli Stati Uniti. Una famiglia con un una storia di sindacalismo di sinistra che a Eddie non interessa per nulla, tanto che anche per distaccarsene cambierà città e cognome, ritrovandosi sempre però ad inciampare in qualche membro della sua famiglia, e a cercare di calpestarlo per proseguire la sua arrampicata sociale.
Tra l’IWW e l’ILA la differenza non è solo quella dell’ambiente lavorativo, ma soprattutto il fatto che mentre la dirigenza del primo era sostanzialmente tutta animata da un desiderio di migliorare la situazione della classe operaia, nel secondo la cura degli interessi degli iscritti e per la gran parte dei dirigenti quasi marginale, e comunque solo strumentale al conseguimento di una posizione di ricchezza e prestigio, tanto che non è solo per la provenienza italiana che risulta difficile distinguere la classe dirigente dell’ILA da quella della mafia con cui spesso si trova a contatto.
Avevo scelto di leggere il romanzo incuriosito da una recensione che parlava di Eddie Florio come il personaggio più cattivo inventato da Evangelisti, e in effetti, pur tra una concorrenza agguerrita, direi che lo è, trovo però che per renderlo così cattivo Evangelisti si sia preso qualche licenza di troppo nel creare coincidenze un po’ troppo forzate, e dall’altra abbia un po’ sacrificato la storia del sindacato a quella del personaggio. Nonostante questo Noi saremo tutto resta un romanzo avvincente, anche se l’ho trovato un po’ inferiore al suo predecessore.
Bello
Noi saremo tutto
Valerio Evangelisti
Mondadori- 2004
430 pagine – 5,70 euro (su Libraccio)